A poche ore dall’inaugurazione del 56° Torneo Cavalleresco di Castel Clementino, che prenderà il via venerdì 9 agosto, il sindaco Marco Rotoni ha ufficializzato i nomi delle figure principali del rione San Marco: Manuela Berdini sarà dama di San Marco e madrina della rievocazione storica; Agnese Antonelli sarà la dama del Palio.
Manuela Berdini non sa bene se definirlo sogno o meno, ma ricorda di quando sua madre, in tenera età, la portava a vedere il corteo storico in Piazza Roma; di certo non si può non rimanerne ammaliati. In quella settimana si respira magia, i colori delle contrade fanno da protagonisti, e la figura della Dama porta in sé tanti dei significati della rievocazione. “Essere stata scelta per rappresentare il mio paese, nelle vesti di madrina, mi ha lasciata in un turbine di emozioni che ancora adesso faccio fatica a contenere. Sono davvero grata”.
Il sindaco Rotoni ha scelto la madrina del Torneo Cavalleresco e la dama del Palio
“Oltretutto il post Covid di cui ancora risentiamo – continua Manuela – credo abbia in realtà lasciato dentro le persone la voglia di ricominciare, e il Torneo è l’esempio di questa spinta ulteriore, di un miglioramento evidente negli ultimi anni”. La forza in fin dei conti è racchiusa in tutti coloro che rendono possibile questa favola, che rendono possibile farla vivere ed amare alle nuove generazioni. Partendo da una grande passione, arrivando a grandi cose. Per la dama sfilare con i colori del Comune significa rappresentare il luogo che, crescendo, ha comunque continuato a scegliere. “Mi riempie di orgoglio e ringrazio infinitamente tutti per l’opportunità”.
Agnese Antonelli, dama del Palio, definisce il vestire questo ruolo, più che un sogno, un riconoscimento; non amando particolarmente la luce dei riflettori ma amando il Torneo Cavalleresco, e impegnandosi per quest’ultimo sin da piccola. “La chiamata del sindaco – dice Agnese – è stata totalmente inaspettata, ed è arrivata il giorno del mio compleanno. Un regalo del quale spero di essere all’altezza”.
La giovane dama negli anni passati ha vestito diversi ruoli, da quello di paggio a quello di arciere, rendendosi conto di quanto ognuno di questi sia indispensabile e contribuisca a rendere magica la settimana del Torneo. “Sono grata di aver preso parte alla manifestazione sfilando per le vie del paese con gli abiti rionali, e lo sono ancor di più oggi per poter rappresentare ciò che ogni anno viene considerato l’obiettivo finale. La nostra manifestazione è la dimostrazione di come la dedizione e soprattutto l’amore possono portare a grandi risultati. Non a caso la pandemia non è riuscita a fermarci”. Lo stesso impegno viene visto anche nei giovani ed è ciò che fa ben sperare per il futuro. Ora l’importante è vivere il presente con gli occhi rivolti verso il Palio.